«Per comprendere una civiltà è necessario calarsi nella sua quotidianità, partendo dal territorio»
Maria Assunta Scarino, testimone di un periodo di passaggio, negli anni Cinquanta, dalla civiltà contadina a quella urbana, fa un excursus sugli usi e i costumi dei mezzadri nella Tuscia di quel periodo. Il punto di partenza è la raccolta di ricette culinarie del mondo rurale, ma non si risolve tutto lì. Anzi, la cucina diventa un pretesto per parlare di un mondo scandito dai ritmi delle stagioni: dalla semina alla raccolta, dalla cura degli animali alle feste popolari, dai lavori femminili a quelli degli ambulanti, dalla veglia intorno al focolare ai giochi dei bambini.