“Storia e Tradizioni”, la collana di cui urla il titolo di questo post, è la figlioccia di quella “Tuscia Storia e Tradizioni” con la quale dieci anni fa Annulli Editori dava il via alle proprie pubblicazioni (il libro che aprì la serie fu Della fratellanza del Purgatorio di Gradoli e del famoso pranzo, di Elena Agostini, Luciano Piccinetti, Marco Tognarini – copertina qui a fianco).
A dieci anni di distanza dall’inizio della storia, abbiamo deciso di metter mano a quella prima collana per rinnovarla nel formato, nella grafica e nei contenuti.
Partendo dall’ultimo punto, senza dubbio il più importante per chi ci legge, abbiamo voluto questo rinnovamento per cercare di portare a termine quell’obiettivo di cui scriviamo nel chi siamo di questo sito: partire dal locale, dal territorio, dalle proprie radici, per espandersi oltre, rendendo porosi confini e appartenenze territoriali.
Coerentemente con questo obiettivo, abbiamo deciso di espungere la parola Tuscia dal titolo della collana. Ciò non significa, tuttavia, che non parleremo più della terra degli Etruschi, anzi. Il titolo del libro che apre le pubblicazioni, Tuscia Slow in 80 ricette, è sintomatico del nostro immutato interesse storico, antropologico ed enogastronomico verso la terra che ci ospita. Così come lo sono le pubblicazioni che seguiranno a stretto giro: le biografie di personaggi storici della Tuscia (da un’idea di Giuseppe Moscatelli) come Giulia Farnese, Musonio Rufo, etc. Il cambiamento di nome significa, invece, che intendiamo aprire la collana alla Storia e alle Tradizioni di altri territori (e il lavoro di programmazione editoriale che faremo nei prossimi mesi sarà orientato anche a questo scopo).
All’allargamento dei contenuti abbiamo voluto affiancare una nuova esperienza grafica e di formato.
Per quanto riguarda quest’ultimo, abbiamo deciso di ridurre le dimensioni dei volumi – dai 13×20 cm della vecchia collana ai 12×17 della nuova – con l’obiettivo di creare dei libri più maneggevoli e tascabili, più facili da sfogliare e da portare.
E non potevamo certo farci mancare una bella rivoluzione grafica, ad accompagnare il ritorno sulle scene di “Storia e Tradizioni”. Rivoluzione, questa, che abbiamo affidato al lavoro di Massimo Pastore, del collettivo grafico “Meat” di Bologna, il quale ha prodotto il bellissimo abbinamento tra una banda trasparente colorata e immagini in monocromia che potete vedere nella copertina qui sotto.
Ancora qualche settimana e Tuscia Slow, il libro che inaugura la collana, raggiungerà le librerie della provincia di Viterbo (però potete già pre-ordinarlo qui), e allora potrete testare con i vostri occhi e le vostre mani il risultato del lavoro di restyling.
Per il momento è tutto. Vi lasciamo, come nostro solito, augurandovi una buona lettura. E invitandovi a rimanere sintonizzati su queste frequenze, che abbiamo un mondo di novità da farvi gustare.