POSTATO IL 30-05-2016 DA Leonardo


IMG_0471Venerdì scorso è giunta in redazione la prima novità di questo 2016, che è anche l’uscita numero 10 della storica collana Logìa. Stiamo parlando degli Appunti di gastrosofia (sottotitolo Riflessioni sulla cucina della Tuscia con ampia rassegna di ricette tradizionali) di Pier Luigi Leoni, autore già noto al nostro pubblico per aver scritto – a quattro mani con Enzo Prudenzi – il libro Viaggio nella civiltà contadina. La cucina.

È lo stesso Leoni a venire in nostro soccorso, spiegandoci cos’è e di cosa tratta la gastrosofia:

La gastrosofia è ancora per molti una disciplina misteriosa, eppure fu definita già nel 1825 dal francese Jean-Anthelme Brillat-Savarin in un libro imperniato su un concetto fondamentale: «Gli animali si nutrono; l’uomo mangia: solo l’uomo intelligente sa mangiare». Dunque la gastrosofia è riflessione sui prodotti della gastronomia alla ricerca dei piatti più piacevoli e delle ragioni per cui ci piacciono. Una specie di ars amatoria, dunque; con la differenza che, come nota Brillat-Savarin, i piaceri della tavola sono gli ultimi ad abbandonarci e ci consolano della perdita degli altri piaceri.

Per pigrizia o per modestia (giudicheranno i lettori), il libro è dedicato alla cucina della regione culturale dell’autore, identificata nell’area compresa fra il Monte Peglia, i Monti Cimini, il corso del Tevere e il Mar Tirreno. È una vasta parte della Tuscia storica nella quale si parlano dialetti molto simili e si mangia quindi in modo omogeneo. Del resto la proverbiale raccomandazione «parla come mangi» può essere legittimamente ribaltata in «mangia come parli».

Fra qualche giorno potrete trovare il libro nelle librerie e nelle edicole delle provincie di Viterbo e Terni. Per intanto potete ordinare la vostra copia a questo indirizzo (i primi cinque che acquisteranno il libro sul nostro sito se lo porteranno a casa al prezzo scontato di 10 euro – anziché 12).

Share