Martine Villalba
Martine Villalba nasce a Parigi il 18 aprile 1944 e visita Civita di Bagnoregio durante un viaggio in Italia nel 1963; è in quell'occasione che scopre i legami culturali tra questo minuscolo paese da fiaba e la capitale francese e intuisce i primi segni di rinascita di quell’antico borgo medievale, quasi completamente abbandonato dai suoi abitanti, immerso in un profondo stato di degrado e perciò ribattezzato “la città che muore”. L’anno seguente si trasferisce da Parigi a Roma e acquista una casa in rudere a Civita, che era stata appena ricollegata a Bagnoregio con una passerella di cemento armato.
Trasferitasi nel 1972 a Grottaferrata, vicino a Roma, esercita un’attività di ricerca didattica nelle scuole elementari del Circolo di Frascati, dove insegna. Introduce l’utilizzo di tecnologie come la multivisione e la video nel campo dell’educazione all’immagine per una didattica a favore dei bambini portatori di handicap o socialmente e culturalmente svantaggiati. Ha realizzato con i suoi alunni una serie di audiovisivi didattici sulla storia della Civiltà latina e “Le Petit Prince” di A. de Saint Exupéry, in lingua francese. Nel 1986 si laurea in lingua e letteratura italiana presso l’Università di Nizza con una tesi sulla “Didattica audiovisiva della Storia”.
Per lungo tempo ha utlizzato la sua casa di Civita come libreria e centro di documentazione su San Bonaventura e la sua epoca.
Trasferitasi nel 1972 a Grottaferrata, vicino a Roma, esercita un’attività di ricerca didattica nelle scuole elementari del Circolo di Frascati, dove insegna. Introduce l’utilizzo di tecnologie come la multivisione e la video nel campo dell’educazione all’immagine per una didattica a favore dei bambini portatori di handicap o socialmente e culturalmente svantaggiati. Ha realizzato con i suoi alunni una serie di audiovisivi didattici sulla storia della Civiltà latina e “Le Petit Prince” di A. de Saint Exupéry, in lingua francese. Nel 1986 si laurea in lingua e letteratura italiana presso l’Università di Nizza con una tesi sulla “Didattica audiovisiva della Storia”.
Per lungo tempo ha utlizzato la sua casa di Civita come libreria e centro di documentazione su San Bonaventura e la sua epoca.