Anche quest’anno, dicembre porta in dote due nuovi titoli della collana «Inedita».
La prima novità è opera di Enrico Fuselli, al suo esordio per questa casa editrice: Il respiro del confine. Gli ultimi anni del Patrimonio di San Pietro in Tuscia (1860-1870). Il libro fotografa l’atmosfera di attesa che si respirò lungo il confine tra Stato Pontificio e Regno d’Italia tra il 1860 e il 1870, negli ultimi anni di esistenza dello stato del papa-re. Lo fa attraverso lo studio dei documenti e un’attenta ricostruzione della scena, degli eventi e degli attori che agirono su quel passaggio frontaliero: la legislazione doganale, la dislocazione e il funzionamento degli uffici doganali, il contrabbando, l’attività della Truppa di Finanza pontificia, gli eventi legati alla spedizione garibaldina del 1867. Il testo si conclude con la parte dedicata alla scomparsa del confine a seguito dell’annessione di Roma e di ciò che rimaneva dello Stato della Chiesa al Regno d’Italia nel 1870.
La seconda novità porta la firma di Bonaventura Caprio: Giulia Farnese. Il volto scomparso. Giulia Farnese è passata alla storia come una delle donne più belle del Rinascimento. La sua bellezza, così come la sua stessa esistenza, sono state segnate però da un destino singolare, da una «condanna della memoria» che ha provato a cancellarne tracce e ritratti, producendo un vuoto che i saggi e le ricerche non sono ancora riusciti a colmare. Bonaventura Caprio passa in rassegna tutte le ipotesi sul riconoscimento del volto di Giulia formulate dagli studiosi, sottoponendole a un’accurata e approfondita analisi storica, artistica e iconografica. Incrociando arte, storia e costume con le cronache del tempo, e gettando un inedito fascio di luce su sculture, mosaici, affreschi e dipinti di artisti celebri o poco conosciuti, il libro prova a diramare le nebbie che avvolgono il secolare mistero, e fornisce allo studioso e al lettore la ricerca più completa del «volto scomparso» pubblicata fino a oggi.