Il libro raccoglie gli atti dell’omonimo convegno svoltosi tra Capranica e Vetralla il 26 e 27 maggio del 2017. Ventidue relazioni per ventuno autori, i quali hanno studiato e raccontato l’Etruria dal punto di vista di chi l’ha attraversata nel corso dei secoli, toccando gli argomenti e le materie più varie quali l’archeologia e l’etruscologia, la storia dell’arte, i costumi e le tradizioni popolari, l’architettura, l'odeporica, etc.. La gran parte dei saggi è dedicata a personaggi che visitarono questo territorio tra Seicento e Ottocento, con un «preludio» medievale e rinascimentale e un «finale» nel Novecento.
Fra i personaggi rilevanti e caratterizzanti, di nazionalità e professioni diverse, possiamo nominare James Byres, George Dennis, Samuel Ainsley, Elizabeth Hamilton Gray, William Turner, Camille Corot, Lodovico I della Baviera, Luigi Canina, Francesco Orioli, Auguste Lenoir, Henry Labrouste; e ancora Fragonard, Goethe, Stendhal, Lawrence, Freud, e poi i viaggiatori francesi, polacchi, russi, giapponesi e tanti altri.
Ne viene fuori un racconto corale dell’Etruria: un racconto a più dimensioni, spaziali e temporali, in grado di restituire al lettore il fascino che la terra degli Etruschi ha esercitato sui popoli, i religiosi e le elites intellettuali della vecchia Europa.
Fra i personaggi rilevanti e caratterizzanti, di nazionalità e professioni diverse, possiamo nominare James Byres, George Dennis, Samuel Ainsley, Elizabeth Hamilton Gray, William Turner, Camille Corot, Lodovico I della Baviera, Luigi Canina, Francesco Orioli, Auguste Lenoir, Henry Labrouste; e ancora Fragonard, Goethe, Stendhal, Lawrence, Freud, e poi i viaggiatori francesi, polacchi, russi, giapponesi e tanti altri.
Ne viene fuori un racconto corale dell’Etruria: un racconto a più dimensioni, spaziali e temporali, in grado di restituire al lettore il fascino che la terra degli Etruschi ha esercitato sui popoli, i religiosi e le elites intellettuali della vecchia Europa.