‹‹Posò lo scrigno e si prostrò tutto disteso con la fronte e il corpo a pieno contatto con la terra, gli altri due lo imitarono comprendendo anch'essi di essere testimoni di qualcosa di grande e di infinito e che l'universo stesso li avvolgeva in un mistero immenso. Nessuno seppe dire quanto movimento di stelle fu su di loro in muta e profonda preghiera.››
Un fantasy dalle tinte storiche le cui vicende ruotano attorno al calice usato da Gesù Cristo nel corso dell’ultima cena il quale, nei secoli, ha dato origine a leggende, studi e ricerche senza fine ove la fantasia supera e stravolge la realtà. Il Sacro Graal, nel quale il vino aspro della Giudea mutò sostanza per volere del figlio di Dio divenendo il sangue umano e divino di Yehoshua ben Joseph.
La narrazione di Giannini, frullando in modo avvincente storia e mito, narrazione religiosa e realtà, saltella senza sosta e con maestria tra luoghi e tempi tra loro distanti per scovare il luogo che custodisce il Graal e le origini ultime di quella leggenda.
La narrazione di Giannini, frullando in modo avvincente storia e mito, narrazione religiosa e realtà, saltella senza sosta e con maestria tra luoghi e tempi tra loro distanti per scovare il luogo che custodisce il Graal e le origini ultime di quella leggenda.