Oggi, cosa significa «incanto» e quali accezioni assume in un contesto in cui la digitalizzazione pervade le nostre esistenze e il confine tra reale e digitale diventa sempre più labile?
Partendo dal rapporto tra filosofia e meraviglia, attraversando il disincanto e il reincanto, questo libro esplora le numerose sfaccettature che raccontano lo sguardo umano verso il mondo, la natura, l’alterità, cogliendone la trasformazione nel corso del tempo ma rintracciando anche un bisogno di radicamento che rappresenta una cifra costitutiva dell’umano.
In un breve viaggio tra filosofia, mito, poesia, fiaba e cinema, con i contributi di otto autrici e autori, sono state percorse strade differenti all’interno della dimensione dello stupore. Grazie a Zambrano, Platone, Kant, Gramsci, Weil, Arendt, Irigaray, Propp, Apuleio, Stevens, Ricoeur, Borges, Lévi-Strauss, Lévinas — solo per citare alcuni riferimenti — prende così forma un dialogo a più voci sull’incanto.
Partendo dal rapporto tra filosofia e meraviglia, attraversando il disincanto e il reincanto, questo libro esplora le numerose sfaccettature che raccontano lo sguardo umano verso il mondo, la natura, l’alterità, cogliendone la trasformazione nel corso del tempo ma rintracciando anche un bisogno di radicamento che rappresenta una cifra costitutiva dell’umano.
In un breve viaggio tra filosofia, mito, poesia, fiaba e cinema, con i contributi di otto autrici e autori, sono state percorse strade differenti all’interno della dimensione dello stupore. Grazie a Zambrano, Platone, Kant, Gramsci, Weil, Arendt, Irigaray, Propp, Apuleio, Stevens, Ricoeur, Borges, Lévi-Strauss, Lévinas — solo per citare alcuni riferimenti — prende così forma un dialogo a più voci sull’incanto.