
Giovane rampollo di una nobile famiglia inglese, giunge a Padova per studiare nel prestigioso ateneo della città. Diventa cardinale e la sua vita entra nei vortici della turbolenta realtà della Chiesa cattolica e della politica europea dell’epoca. Si batte per evitare lo scisma anglicano, dimostrando fermezza verso le richieste di Enrico VIII e subendone la vendetta. Cerca di impedire lo scisma protestante, proponendo al Concilio di Trento, quale inviato-delegato del papa, ipotesi di accordo, e sarà accusato di eresia da Carafa, capo dell’Inquisizione. Fu amico dei più grandi intellettuali e artisti del tempo come Michelangelo e Vittoria Colonna, frequentatori dell’Ecclesia Viterbiensis, vera e propria fucina dei riformatori spirituali della Chiesa di allora di cui egli era il capo carismatico. Fu anche un personaggio importante per la città di Bagnoregio, per aver investito e donato risorse personali ai suoi abitanti quale governatore perpetuo della città.