Il libro di Giancarlo Baciarello racconta la vicenda umana di Giovanni di Fidanza (poi frate Bonaventura da Bagnoregio e infine san Bonaventura), la sua figura di uomo di governo, di filosofo, di teologo, di mistico. Attraverso un’attenta analisi delle fonti a disposizione, Baciarello ci avvicina alla figura di Giovanni, descrivendolo come un uomo di bell’aspetto, amabile e naturalmente simpatico, le cui doti intellettuali non oscuravano, anzi, come in contrappunto, mettevano in risalto il suo carattere umile, determinato, a volte molto severo. Un uomo certamente sano e robusto, come testimoniato dai viaggi di decine di migliaia di chilometri compiuti attraverso l’Europa come ministro generale dei Francescani, per controllare di persona l’attuazione delle “Regola” nei conventi.
Nella seconda parte dell’opera viene delineata una storia del culto che Bagnoregio ha tributato al santo, testimoniato dalla reliquia del Santo Braccio, dal monumento di Cesare Aureli, dalle chiese ove sono conservate opere dipinte da importati artisti. Il lavoro ambisce a costituire il canovaccio di un pellegrinaggio bonaventuriano a Bagnoregio, da cui il titolo, San Bonaventura a Bagnoregio.
Il saggio di Baciarello è uscito nei giorni scorsi e verrà presentato in anteprima il prossimo 13 luglio, alle 18, nella sala Taborra dell’Auditorium comunale di Bagnoregio.